BANDO RESTO AL SUD 2023

Vuoi ottenere un finanziamento fino a 200.000€ per avviare il tuo business nel Sud dell’Italia o per ampliare la tua attuale attività? 

“Resto al Sud” è il bando adatto per richiedere un contributo fino al 50% a fondo perduto in tempi rapidissimi.

Il bando Resto al Sud è una misura che ha come focus il mondo dell’imprenditoria del Mezzogiorno. L’agevolazione prevede una serie di contributi economici, anche a fondo perduto, volti a favorire la nascita e la crescita di imprese in aree specifiche del nostro Paese.

I territori inclusi in Resto al Sud sono:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia
  • Lazio
  • Marche
  • Umbria
  • isole minori marine e isole lagunari e lacustri.

A chi si rivolge?

Le agevolazioni sono riservate ai giovani tra i 18 ed i 55 anni anche senza azienda già costituita (nel caso di azienda già costituita la data di costituzione deve essere successiva al 21/06/2017). Possono dunque accedere alle agevolazioni le società di qualsiasi natura (cooperative, ditte individuali, società di persone o di capitali in genere) e le persone fisiche che intendono costituirsi in società dopo l’esito positivo della valutazione.
Può partecipare anche chi ha un rapporto di lavoro presso un altro soggetto e qualora non ricopra il ruolo di amministratore o rappresentante legale purché, a finanziamento ottenuto, lo lasci per intraprendere l’attività finanziata. 

Qual è il contributo economico di Resto al Sud?

Resto al Sud 2023 copre infatti il 100% delle spese: un 50% con un finanziamento agevolato e l’altro 50% con un contributo a fondo perduto. I finanziamenti sono concessi come segue:
1. fino ad un massimo di 60.000 euro, nel caso di singolo soggetto o di ditta individuale;
2. fino ad un massimo di 50.000 euro per ciascun socio nel caso di soggetti già costituiti o che
intendano costituirsi in forma societaria, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200.000 euro.
Il finanziamento è al 100% così composto
quota di fondo perduto, pari al 50% dell’investimento
Prestito a tasso zero pari al 50% dell’investimento (la durata del muto è di 8 anni con 2 anni di
pre-ammortamento. Ciò significa che le rate si pagano a partire dal terzo anno).

Oltre al finanziamento di cui sopra, il bonus prevede anche un contributo a fondo perduto pari a 15.000 € per le ditte individuali o le attività professionali, fino a un massimo di 40.000 € per le società. Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.

Il contributo, quindi, viene erogato nel momento in cui il programma di spesa viene completato. Devono essere presentati anche due SAL oppure un SAL unico.

Cosa finanzia?

Attività manifatturiere, attività artigianali, produzione di beni e servizi ivi compresi quelli turistici, ristoranti e bar, attività commerciali.

Spese finanziabili

Materie prime e materiali di consumo, utenze e affitti (max 20% sul totale dell’investimento); Ristrutturazione e adeguamento (max 30% sul totale dell’investimento); 

Acquisto di impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica; 

Realizzazione E-Commerce e piano marketing;
Componenti hardware e software;
Brevetti e licenze;
Certificazioni, know-how e conoscenze tecniche.

Date e scadenze

Resto al Sud è una misura a sportello. Dalla data di presentazione delle istanze si hanno risposte in circa 90 giorni. Le spese ed i costi devono essere sostenuti dall’impresa beneficiaria entro i 24 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento.

Ecco alcune info utili da sapere:
Si può partecipare al bando anche senza aver la partita iva. La stessa potrà essere aperta
successivamente a valutazione positiva ottenuta.
L’Iva è esclusa dal finanziamento e quindi va pagata in base a quanto ottenuto.
L’erogazione del finanziamento bancario avviene immediatamente dopo l’ammissione
all’agevolazione, il contributo a fondo perduto viene erogato da Invitalia per stati di avanzamento
lavori (SAL). Puoi chiedere la prima erogazione solo se hai realizzato almeno il 50% del tuo
programma di spesa.
La prima cosa da fare per poter iniziare a lavorare sulla pratica è aver chiara l’idea imprenditoriale che si vuole avviare. Consigliamo di mettere tutto per iscritto così da poterla rileggere ed eventualmente migliorarla.
La seconda cosa da fare è iniziare a raccogliere preventivi di tutto ciò che serve per avviare l’impresa: Acquisto macchinari, software, materiale di consumo, costi di affitto ecc…

Sono finanziabili le opere edili? Sì, se riguardano l’adeguamento della sede aziendale alle esigenze
produttive/organizzative dell’attività proposte, nel limite massimo del 30% del programma di spesa
complessivo. Rientrano tra le opere edili di ristrutturazione: la separazione degli spazi interni del
locale e/o alla creazione di nuovi vani, effettuati tramite la realizzazione di pareti in cartongesso,
pareti mobili ancorate al suolo, etc…; rientrano anche le opere di ristrutturazione relative ai basamenti
e agli impianti connessi ad attrezzature da installare a cielo aperto, come ad esempio i campi sportivi,
gli impianti di autolavaggio, ecc…
È finanziabile la creazione di un sito web? Sì, purché il sito sia legato alle esigenze produttive/gestionali o promozionali dell’impresa.
Sono ammissibili le spese sostenute prima della presentazione della domanda? No.
Per quanto tempo i beni agevolati sono vincolati all’esercizio dell’attività? I beni agevolati non
possono essere trasferiti dalla sede aziendale, né alienati o destinati a usi diversi per i 5 anni successivi al completamento del programma di spesa e comunque non prima della completa restituzione del finanziamento bancario.
Per svolgere l’attività di impresa, posso prendere in locazione l’immobile di proprietà di uno o più soci, dei relativi coniugi, ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado? Sì. È consentito prendere in locazione l’immobile di proprietà dei soci, dei coniugi, di parenti o affini dei soci entro il terzo grado, ma non sono agevolabili le spese per i relativi canoni di affitto. (Ad es.: se voglio stabilire la sede operativa presso l’immobile di proprietà di mio padre, posso prenderlo in locazione, posso rendicontare le spese di ristrutturazione tra le opere edili, ma non posso rendicontare il canone di locazione tra le spese di capitale circolante)

Spese sono escluse dalle agevolazioni:
Beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback
Beni e servizi di proprietà di uno o più soci del beneficiario nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado.
Investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature.
Macchinari, impianti e attrezzature usati.
Spese notarili, imposte, tasse.
Acquisto di automezzi, tranne quelli strettamente necessari al ciclo di produzione o destinati al
trasporto in conservazione condizionata dei prodotti.
Progettazione, consulenze ed erogazione delle retribuzioni ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse.
Scorte, tasse e imposte (l’IVA realmente e definitivamente sostenuta dal soggetto beneficiario è una spesa ammissibile solo se non è da egli stesso recuperabile)

Per maggiori informazioni, contattaci per una consulenza gratuita.

Contattaci per qualsiasi info al +39 376 057 6965 o inviando una mail a: info@crianet.it

Crianet fa volare il tuo business.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Open chat
1
Come possiamo aiutarti?
Ciao 👋
Come posso aiutarti?